I giovani e l'amore

In questo spazio abbiamo scelto di condividere alcune domande che spesso raccogliamo nei percorsi che facciamo con gli adolescenti e di condividere una risposta per le domande più tecniche e uno stimolo di riflessione per le domande inerenti temi più complessi che riguardano le scelte e le relazioni
 
  • Mi piacerebbe approfondire/capire come funziona l’apparato riproduttore maschile e femminile. 
È decisamente importante capire come funziona l’apparato riproduttore maschile e femminile: la nostra fertilità.
Le gonadi maschili (i testicoli) - nello specifico le cellule di Sertoli e Leyding - grazie all’ormone Testosterone producono ogni giorno milioni di spermatozoi.
La spermatogenesi e con essa la fertilità maschile inizia a partire dalla pubertà (12-17 anni). Essa richiede che ci sia un equilibrio ottimale tra il lavoro di diversi organi maschili, lavoro che può essere compromesso o alterato da agenti esterni (alcol, droghe, condizioni ambientali).
Le gonadi femminili (le ovaie) contengono dalla nascita migliaia di cellule fertili, che, solo a partire dalla pubertà (9-16 anni) - grazie alla presenza di diversi ormoni (estrogeni, progesterone, testosterone) -  porteranno a maturazione e libereranno (generalmente) una sola cellula uovo (ovulazione) per ogni ciclo mestruale. 
La differenza fondamentale tra la fertilità maschile e femminile è nella sua durata: quella femminile è ciclica e limitata nel tempo (nel ciclo mestruale la donna ha giorni sterili e giorni fertili, nel ciclo di vita la fertilità inizia con la pubertà e finisce con la menopausa); quella maschile inizia con la pubertà e dura per tutta la vita.
Da quando iniziano a maturare gli ovuli e a formarsi gli spermatozoi, la persona può ritenersi fertile: quindi potenzialmente, da un punto di vista biologico, se intercorrono dei rapporti sessuali, potrebbe concepire figli. Diventare genitori non è una questione puramente biologica, comporta anche una maturità personale e di coppia (anche da un punto di vista emotivo) che può avvenire solo nella prima età adulta: ecco perché sono necessarie ulteriori riflessioni al riguardo.
Imparare ad identificare il periodo dell’ovulazione è importantissimo per ogni donna. Inoltre, conoscere e saper gestire i periodi di fertilità/infertilità permette di poter decidere responsabilmente quando diventare genitori. Attenzione: per identificare questi giorni non si tratta né di contare i giorni, né di affidarsi alle app (che spesso si basano su un calcolo algoritmico e quindi approssimativo dato che il corpo non è una “macchina”).

Vuoi approfondire questi temi e capire bene come identificare i giorni fertili e non fertili del ciclo mestruale? Contattaci e chiedici come si fa!
 
  • C’è differenza tra innamoramento e amore? 
L’innamoramento parte da un desiderio fortissimo di attrazione verso un’altra persona (con la quale ho instaurato una relazione), succede che si desidera stare sempre con lei/lui, si è attenti a tutto ciò che dice e che fa, si sente un trasporto grandissimo e ogni gesto, ogni parola, ogni particolare dell’altro/a catturano l’attenzione. Durante l’innamoramento si può sentire una forte eccitazione fisica che spinge verso l’altra persona e che attiva tutto il nostro organismo.
L’innamoramento è attivato dai neurotrasmettitori. Generalmente, l’altro/a viene percepito/a solo negli aspetti positivi, difficilmente l’attenzione si focalizza sulla totalità della persona, che nel tempo si svela e permette di conoscere anche altri aspetti, non sempre piacevoli.
L’innamoramento, per sua natura, finisce dopo circa 6 mesi; oppure accade che pian piano si inizia ad accogliere la persona nella sua totalità e se, oltre all’attrazione fisica, si alimentano anche dei sentimenti di bene per l’altra persona, ecco che l’innamoramento si trasforma in amore. Amare l’altro vuol dire quindi non solo volere il bene dell’altra persona, ma desiderare per lui/lei il meglio e renderlo/a felice. Perché l’amore funzioni è necessario che questa felicità sia per entrambi e necessita della libertà di scelta di ciascuno. A volte amare chiede di “lasciar andare”. L’amore è una scelta, consapevole, libera, gratuita e nasce dal desiderio di donarsi “per sempre”.
 
  • L’adolescenza è un periodo in cui bisogna agire o dove bisogna aspettare?
L’adolescenza è un po’ come una seconda nascita. La nostra persona è chiamata ad accogliere tanti cambiamenti (a livello fisico, neurobiologico, emotivo-relazionale, comportamentale). Questi cambiamenti chiedono il tempo necessario per accadere, si diventa pienamente adulti verso i 20-25 anni.  In questo tempo di crescita è fondamentale imparare a riconoscere ciò che diveniamo nel corpo, nelle proprie emozioni/stati d’animo e nella mente. Solo la consapevolezza di sé, la conoscenza approfondita della fertilità e la comprensione delle relazioni permettono di poter scegliere nella piena libertà e responsabilità.
L’adolescenza è anche un periodo di profondi apprendimenti e di vivace attitudine alla scoperta, ragion per cui è un tempo proficuo per vivere esperienze significative per il proprio futuro e adeguate per il grado di maturità raggiunto, nella consapevolezza che ogni agito chiede l’assunzione di responsabilità (la capacità di rispondere delle proprie azioni) e lascia traccia nella persona: sul corpo, nella mente e nel cuore, per il resto della propria vita.
 
  • Come capire le emozioni proprie e altrui? 
Le emozioni, se pur universali, cioè appartenenti ad ogni essere umano, riguardano ciascuno in modo soggettivo rispetto alla modalità di gestirle. Ognuno apprende le emozioni nel proprio contesto relazionale, familiare e sociale. Per capirle è importante ascoltarsi e capirsi attraverso un attento dialogo interiore e con le persone significative della nostra vita. Per capire quelle altrui il confronto è uno strumento ancor più fondamentale. La comprensione delle proprie emozioni, del proprio pensiero e dei propri vissuti non è semplice e quando ci sentiamo molto confusi può essere utile consultare un professionista che possa aiutarci a fare chiarezza dentro di noi, a gestire i nostri vissuti in modo costruttivo e a comprendere la nostra storia. 
 
  • Alla nostra età una relazione può durare? 
Ad ogni età le relazioni che possono durare sono quelle che non si basano sui soli sentimenti ed emozioni ma nelle quali le persone investono sé stesse: una relazione duratura richiede - oltre al coinvolgimento emotivo e sentimentale - impegno, dedizione, tempo, la “giusta esclusività” e soprattutto per durare una relazione va alimentata nel tempo. Detto questo è “normale” che nell’adolescenza relazioni amicali o sentimentali, che sembrano essere il centro della vita della persona, all’improvviso smettano di essere così importanti. Nell’adolescenza la persona sta formando e cercando se stessa e tutto è in continua trasformazione: ecco perché anche le relazioni spesso rispecchiano la caratteristica di questa fase di vita. E’ anche vero però che proprio nell’adolescenza può nascere un amore capace di durare tutta la vita (raro ma possibile); o comunque alcune delle amicizie vere che ci accompagnano per tutta la vita nascono proprio a partire dai 15-17 anni.
 
 
 Come faccio a capire se è amicizia o amore? 
Come già anticipato nella risposta alla domanda precedente, “costruire” una relazione richiede molto tempo, impegno e consapevolezza. Sicuramente l’amicizia e l’amore sono i due sentimenti più belli che la vita ci dona e si concretizzano nelle relazioni significative della nostra vita. Un’amicizia si può trasformare in un amore ma non sarà mai più l’amicizia di prima. È anche necessario tenere questi due sentimenti molto distinti e non cadere nell’errore di confonderli poiché, se pur molto importanti, un’amicizia (anche di natura esclusiva) non richiede il coinvolgimento e la dedizione che richiede l’amore. Come distinguerli? L’amicizia non comporta attrazione fisica verso l’altra persona e il desiderio di intimità sessuale, anche se in alcuni momenti si sente molto forte la stima e l’ammirazione verso quella persona e anche l’amicizia ha dei gesti di affetto esclusivi (da non confondere con quelli da riservare solo all’amore) 
 
  • Come superare una delusione d’amore?
Contrariamente a quanto si vorrebbe, e cioè che il dolore passi subito, è necessario darsi il tempo per accogliere le emozioni difficili generate da una delusione amorosa per elaborare quanto sta accadendo e per superare il proprio vissuto emotivo. È importante ricordare che nessuna relazione deve essere basata su una pretesa di corrispondenza e che ciascuno deve essere libero e sincero nell’accettare o rifiutare i sentimenti di un’altra persona, così come noi desideriamo venga rispettata la nostra libertà.  
 
  • Come si inizia un rapporto? 
Ogni rapporto inizia sempre dal “posare lo sguardo sull’altro”, che diventa un accorgersi che l’altra persona esiste ed esiste per me perché diventa importante e significativa nella mia vita. Quando questo sguardo e questa attenzione sono ricambiati si entra in relazione, nasce il desiderio di conoscersi meglio attraverso la condivisione del dialogo e di esperienze quotidiane, lo star bene insieme aumenta il bisogno di frequentarsi e si entra a far parte della vita dell’altra persona. In certi casi è una semplice conoscenza, a volte una bella amicizia, altre volte un’attrazione o un vero e proprio innamoramento.
 
  • Che cosa significa essere intimi? È importante l'intimità in una relazione?
Essere intimi con qualcuno significa condividere con quella persona i pensieri e i sentimenti più personali e segreti, avere una certa confidenza e familiarità…l’intimità è la strada che consente ad una relazione di vivere pienamente l’amore. 
È fondamentale in una relazione acquisire una buona intimità a questo livello, prima di poter arrivare ad una conoscenza sempre più profonda che sfoci nell’intimità dei corpi. Rispettare la gradualità nell’intimità può essere garanzia nella costruzione di una relazione solida e duratura che possa includere la totalità della persona: corpo, mente e cuore. Perché ci sia vera intimità è necessario imparare a coltivare i gesti d’Amore. Non rispettare questa gradualità potrebbe comportare una sofferenza.
 
  • I contraccettivi sono efficaci al 100% per evitare una gravidanza?
I contraccettivi, sono i mezzi che vengono utilizzati per limitare la possibilità di concepimento e possono essere di vario tipo: mezzi di barriera maschili e femminili (preservativo), dispositivi intrauterini, anticoncezionali ormonali e chimici. Alcuni di questi non impediscono la fecondazione ma l’impianto in utero dell’embrione.
Nessun contraccettivo ha un’efficacia del 100%, alcuni hanno un’efficacia notevolmente inferiore a quanto si pensa; e dobbiamo ricordare che l’efficacia si riduce notevolmente a causa di alcuni fattori legati a distrazioni, errori nell’utilizzo, interazione con altri farmaci e varie concause.
 
I mezzi contraccettivi chimici (pillola, cerotto, anello vaginale) chiedono di considerare bene il rapporto tra benefici-danni: alcuni effetti collaterali dell’assunzione di questi farmaci possono essere ad esempio malattie tromboemboliche, ipertensione arteriosa, alterazioni nel metabolismo lipidico, cefalea, aumento di peso, alterazione della libido, nausea, atrofia endometriale.  Essendo farmaci è necessaria una diagnosi medica prima della somministrazione degli stessi. Inoltre, va ricordato che i mezzi contraccettivi non sono efficaci per limitare la trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili.
I contraccettivi non sono l’unica modalità di procreazione responsabile:
 esiste la possibilità di conoscere bene la propria fertilità senza alterarla, imparando ad identificare con precisione quali sono i giorni fertili e i giorni sterili di ogni ciclo mestruale, scegliendo il proprio comportamento e senza l’assunzione di farmaci o l’utilizzo di mezzi meccanici. Tutto questo è possibile grazie ai metodi di regolazione naturale della fertilità.
 Esistono diverse persone che fanno consulenza su come puoi imparare un metodo naturale, quello che sentirai più adatto a te. Consulta l’elenco delle nostre insegnanti!
 
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