Il metodo dell'Ovulazione Billings

I coniugi John e Lyn Billings,
medici australiani
fondatori del metodo Billings
 
Il Metodo dell’Ovulazione Billings, più comunemente noto come metodo Billings, deve il suo nome ai medici australiani suoi ideatori - i coniugi John ed Evelyn Billings. Il metodo si basa esclusivamente sulla rilevazione quotidiana, da parte della donna, di un unico indicatore di fertilità: il “sintomo del muco”, che rispecchia in modo preciso le caratteristiche modificazioni della secrezione prodotta dal collo dell’utero per effetto della stimolazione degli ormoni ovarici (estrogeni e progesterone).

Ogni donna può riconoscere con facilità l’andamento del sintomo del muco facendo attenzione, durante lo svolgimento delle sue normali attività, alla sensazione percepita a livello vulvare e all’eventuale presenza di muco ai genitali esterni.


Presentazione del metodo Billings 
In ogni ciclo fertile l’ovulazione è preceduta ed accompagnata da una secrezione dal collo dell'utero di un particolare tipo di muco, che costituisce un fattore indispensabile per la fertilità della coppia, in quanto consente il passaggio selettivo degli spermatozoi attraverso il collo dell'utero e favorisce la loro sopravvivenza nell'organismo femminile. La donna può riconoscere con facilità la secrezione del muco facendo attenzione alla sensazione percepita a livello vulvare, durante lo svolgimento delle sue normali attività quotidiane, e all’eventuale presenza di muco ai genitali esterni senza effettuare esplorazioni interne. Anche donne cieche sono in grado di rilevare il sintomo del muco.
 
Il Metodo dell’Ovulazione Billings consente di identificare in modo preciso, non soltanto la fase fertile ed il verificarsi dell’ovulazione, ma anche la fase non fertile preovulatoria, ed il suo eventuale protrarsi in tutte le situazioni in cui l'ovulazione si verifica con molto ritardo o manca del tutto. La conoscenza della fertilità offerta dal metodo si rivela importante anche ai fini diagnostici e preventivi per la tutela della fertilità e della salute della donna. Il metodo può essere applicato per distanziare / evitare o per ricercare la gravidanza. Evidenziando il momento di massima fertilità del ciclo, può essere di grande aiuto per le coppie che hanno difficoltà ad ottenere il concepimento.
 
Il Metodo dell’Ovulazione Billings è stato riconosciuto efficace dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Non è necessario alcun tipo di calcolo aritmetico né la rilevazione della temperatura; non richiede assunzione di sostanze chimiche o farmaci, né impiego di strumenti o dispositivi particolari. L’uso del metodo consente alla coppia di condividere la responsabilità di regolare la famiglia secondo il proprio progetto di vita, rafforzando la relazione di coppia, promuovendo l’armonia tra coniugi, la comprensione ed il rispetto reciproco, la riflessione sul significato del figlio.
 
Studi ormonali effettuati da James Brown in Australia e studi sull’ultrastruttura del muco endocervicale condotti da Erik Odeblad in Svezia, hanno confermato la precisione diagnostica delle rilevazioni soggettive del sintomo del muco da parte delle donne, e la validità scientifica del metodo Billings.
 
 
Fertilità e non fertilità secondo il metodo Billings
 

Quadro Non Fertile di Base

In cicli di lunghezza media, terminata la mestruazione, la donna può rilevare a livello vulvare una chiara sensazione di asciutto e assenza di muco, che corrisponde al QNFB - Quadro Non Fertile di Base di Asciutto, oppure una sensazione di lieve umidità accompagnata o meno da una perdita che non si modifica da un giorno all’altro e ciclo dopo ciclo, che corrisponde al QNFB - Quadro Non Fertile di Base di Perdita che non cambia.

Il QNFB è correlabile sia a livelli di estrogeni urinari al di sotto della soglia di 20 μg/24 ore, che esprimono uno stato di “relativa inattività ovarica”, sia alla presenza al collo dell’utero di una secrezione di muco impenetrabile agli spermatozoi che, esposti all’ambiente acido vaginale, perdono rapidamente la capacità fecondante e sopravvivono al massimo poche ore.
 
Fase fertile e picco
La prima, anche se minima, modificazione rispetto al QNFB (comparsa di sensazione vulvare di non più asciutto o umido, accompagnata o meno da rilevazione visiva di muco denso), indica il superamento della suddetta soglia estrogenica e segnala l’inizio della fase di potenziale fertilità.

Parallelamente all’incremento degli estrogeni il sintomo del muco sviluppa caratteristiche di alta fertilità: la donna percepisce una sensazione crescente di bagnato, di lubrificazione, accompagnata o meno dalla rilevazione visiva di un muco sempre più fluido ed acquoso; i livelli crescenti di estrogeni stimolano, infatti, una secrezione cervicale sempre più favorevole al passaggio degli spermatozoi e alla loro sopravvivenza, che può allungarsi fino a 3 - 5 giorni.

L’aumento dei livelli di pregnandiolo urinario al di sopra di 1,5 mg/24 ore, indicativo del verificarsi dell’ovulazione, determina un netto cambiamento del sintomo del muco, che consente alla donna di riconoscere il cosiddetto “picco”, ossia l’ultimo giorno di sensazione di bagnato e lubrificazione, che viene identificato retrospettivamente, nel giorno successivo, quando, per l’intera giornata, si è rilevato il cambiamento del sintomo del muco.

L’identificazione del picco è fondamentale per riconoscere il momento di più alta fertilità del ciclo, quando maggiore è la probabilità di concepimento. Il picco è in stretto rapporto temporale con l’ovulazione, ed è caratterizzato dalla presenza nella cervice di una secrezione con le caratteristiche chimico-fisiche e strutturali più favorevoli al passaggio e alla sopravvivenza degli spermatozoi. Serve anche per stabilire l’inizio della fase non fertile post-ovulatoria
 
Fase non fertile post-ovulatoria
Dal mattino del 4° giorno dopo il picco inizia la fase non fertile post-ovulatoria. Se non avviene il concepimento, la mestruazione si verifica 11-16 giorni dopo il picco. Per tutta la durata della fase non fertile post-ovulatoria, la cervice uterina rimarrà chiusa e impenetrabile agli spermatozoi.
 

Efficacia del metodo Billings
 
Il metodo Billings ha un’elevata efficacia, se correttamente insegnato, appreso ed applicato. Uno studio dell'OMS (1981) in paesi con diverse condizioni economiche, sociali, sanitarie (India, Nuova Zelanda, Filippine, Irlanda, EI Salvador) riporta un'efficacia per rinviare o evitare il concepimento del 97,8%, pari a un tasso di gravidanza del 2,2% (Indice di Pearl: 2,2 gravidanze per 100 donne per un anno).

Studi più recenti degli anni '90 condotti in Cina e in India riportano tassi di gravidanza di 0 - 1.1 % qualora vi sia un uso corretto del metodo. Tassi più alti di gravidanza si hanno in caso di uso consapevole di giorni fertili e non sono da attribuire a limite biologico del metodo, ma alla libera scelta della coppia, che, riconoscendo i segnali di fertilità, decide liberamente e consapevolmente di aprirsi alla possibilità di un concepimento, avendo rapporti sessuali nella fase fertile.

L’efficacia del metodo nella ricerca della gravidanza, anche per coppie sub-fertili, è elevata, come dimostrano in particolare studi condotti in Australia con il 94,6% di gravidanze in donne presumibilmente fertili e il 59,6% in coppie sub-fertili.

Riferimenti bibliografici
  • Billings EL, Brown JB, Billings JJ, Burger HG, 1972. Symptoms and hormonal changes accompanying ovulation, Lancet, 1(7745), 282-284
  • World Health Organization, 1981. A perspective multicentre trial of the ovulation method of natural family planning. II: the effectiveness phase, Fertil. Steril, 36, 591-598
  • Indian Council of Medical Research, 1996. Field Trial of Billings Ovulation Method of Natural Family Planning, Contraception, 53, 69-74
  • Odeblad E, 1997. Cervical mucus and their functions, J Irish Colleges of Physicians and Surgeons, 26(1), 27-32Xu JX, Yan JH, Fan DZ, Zhang DW, 1994. Billings natural family planning in Shanghai, China, Adv. Contracept., 10(3), 195-204
  • Blackwell LF, Brown JB, Vigil P, Grossd B, Sufie S, d’Arcangues C, 2003. Hormonal monitoring of ovarian activity using the Ovarian Monitor, Part I. Validation of home and laboratory results obtained during ovulatory cycles by comparison with radioimmunoassay, Steroids, 68(5), 465-476
  • Billings EL, 2005. Il Metodo dell’Ovulazione Billings. Congresso internazionale "Scienza ed etica per una procreazione responsabile", Roma 24-26 novembre 2005
  • AAVV, 2006. Il periodo fertile - I metodi di regolazione naturale della fertilità in Italia a confronto: aspetti scientifici, didattici e metodologici, edit. Giacchi E, Girotto S, Bozzo G, Edizioni Libreria Cortina, Verona

 

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